21.10.15

Campagna #Makeithappen di Maybelline NY: nuovi prodotti!

Ricordo ancora i primi cosmetici che ho avuto quando ho incominciato a truccarmi. Tra questi c'era una cipria Maybelline, molto semplice nel packaging e che custodivo come un gioiello. 
L'avevo comprata alla Upim della mia città, l'unico posto dove solitamente le ragazzine compravano il make up.
Ed è anche per questo motivo che voglio augurare a Maybelline le mie più sentite congratulazioni per il centenario dell'azienda e il più sincero incoraggiamento a continuare ad accompagnare le ragazzine a diventare grandi e a continuare ad esaltare la bellezza di quelle diventate adulte.
Inoltre ve lo ricordate il jingle che ci rimaneva in testa della pubblicità che faceva "It's new, it's new, it's Maybelline New York!". Non so se ci sia ancora ma hanno di sicuro adottato un nuovo motto che nel 2015 ha ovviamente un hashtag davanti: #makeithappen.
Cosa vuol dire? Rappresenta la volontà delle donne che non si accontentano di ciò che accade nella loro vita, che non subiscono passivamente ciò che può succedere e che si adoperano per raggiungere i propri obiettivi. 
Molti diranno: cosa c'entra il make up con tutto questo? Solo una donna può capire quanto può dare coraggio e forza il prendersi cura di sé e sentirsi carine e presentabili per affrontare la vita ogni giorno. 
Abbiamo bisogno di sicurezza e anche di vezzi. Fa parte di noi e non c'è nulla di male o superficiale in una cosa che ci fa stare bene.
Per questa ricorrenza ho avuto la possibilità grazie a Blogger Italia di provare dei prodotti lanciati da Maybelline durante la Fashion Week milanese e di cui vi parlerò in questo post.
Cominciamo dai quattro fondotinta di diverse nuance "Dream Satin Fluide" racchiusi in questo elegantissimo cofanetto.

 




Il primo che ho voluto provare è quello che pensavo fosse adatto per me ossia il n. 21 "Beige doré nude", un nome grazie al quale sono intuibili le sue caratteristiche: "Beige" per chi ha un sottotono giallo, "doré" per dare un po' di luce al viso e "nude" per dare l'effetto naturale sul viso.
Ho avuto la possibilità di usarlo per 3 settimane di fila e devo dire che mi piace molto. 
E' un fondotinta coprente tant'è che spesso e volentieri non ho utilizzato il correttore. 
Tende a rimanere intatto durante la giornata e a non macchiare i vestiti. L'effetto lucido che ho alla sera non credo sia colpa sua perchè mi succede spesso anche con altri fondotinta, purtroppo non c'è niente da fare con gli sbalzi di temperatura tra l'esterno e la metro di Milano.
Posso comunque dire a chi ha anche una pelle oleosa o comunque non secca come la mia che questo fondotinta è compatibile con il vostro tipo di pelle.
Mi piace poi che sia stata scelta la confezione in vetro e che ci sia il dosatore, quest'ultimo accessorio non è così scontato tant'è che molti brand non lo forniscono per il loro fondotinta mentre per me è fondamentale e mi condiziona molto spesso nell'acquisto. Se non c'è il dosatore, non lo compro anche se è il miglior prodotto del mondo.
Per stenderlo ho provato sia il pennello 187 di MAC che la spugnetta ma, essendo piuttosto liquido, mi sono trovata meglio con il primo.
Di seguito la foto della nuance in questione con le altre tre nuance contenute nel cofanetto.
Come potete vedere i colori non sono affatto troppo scuri per me e potrò combinarli insieme per fare un bel contouring quando avrò più tempo per truccarmi nei weekend!




Passiamo ora alle impressioni sul mascara "Ciglia sensazionali effetto ventaglio".
La confezione è maneggevole, non ingombrante ma la forma bombata fa capire che contiene decisamente un bel pò di prodotto.
Ho capito inoltre che questo tipo di scovolino è quello che funziona meglio sulle mie ciglia perchè le prende proprio tutte in una sola passata, e il prodotto è un nero intenso tra i più intensi che abbia mai avuto.
Ho provato anche a passarlo più e più volte sulle mie ciglia e l'effetto che mi fa è quello da "ciglia finte" da sguardo intenso, ma non volgare.
Infine c'è da dire che non è waterproof  e lo tolgo piuttosto facilmente con l'acqua miscellare di Bioderma e non ho avuto alcun problema di irritazione o allergia.
Nelle ultime foto ho provato sia il mascara (solo due passate!) e l'eyeliner matte di cui vi parlo fra poco.



Provati entrambi ma devo dire che preferisco quello matte che utilizzo quasi tutti i giorni visto che al lavoro indosso ombretti nude e matte.
Nulla da eccepire su questi eyeliner. Il prodotto è veramente di un nero intenso, non è acquoso ma è abbastanza liquido per stenderlo bene e dargli la forma che voglio.
L'unico appunto lo faccio sul pennellino poichè avrei preferito che fosse di qualche centimetro più lungo. Mi sembra infatti di dovermi truccare con una matita supertemperata talmente è corto!
Di seguito le foto dei due eyeliner e la foto dove indosso l'eyeliner gel matte insieme al mascara di cui sopra che sono sicuramente meglio di tante parole! Non male, no?






Post realizzato in collaborazione con Blogger Italia MAYBELLINE #MAKEITHAPPEN

4.10.15

A weekend...ad Expo - Padiglione Giappone (part 2)

Come avrete potuto intuire nella Parte 1 non sono una grande fan dell'EXPO, ma anche io ho fatto qualcosa di simile all'articolo tratto dal Corriere della Sera qui di seguito:


Direte sicuramente: "7 ore per visitare un padiglione? Dai, le solite cavolate che si leggono sui giornali". Stavolta è tutto vero. Quando ci sono andata io ho fatto ben 4 ore e mezza per visitare il Padiglione del Giappone.
E anche su questo punto direte: "no, io non ce l'avrei mai fatta". Ed invece, non so come, ce la si fa.
Vi dirò di più, la gente si mette in fila correttamente e aspetta. E aspetta. E aspetta ancora. Sta in silenzio senza lamentarsi e aspetta.
La foto seguente è stata scattata solo dopo circa 4 ore di fila. Questo è l'ingresso del padiglione.



Entriamo a gruppi di 20 ed ogni grande stanza che visitiamo è un'esperienza visiva, olfattiva e sonora. 
La prima stanza è dedicata all'acqua e alla pioggia e, grazie agli effetti speciali, sembra di stare in una giornata di pioggia...magica.


La seconda stanza è dedicata alle 4 stagioni giapponesi. Si sente il rumore del mare, si vede la neve, si sente l'estate...il tutto accompagnato da proiezioni di simpatici manga ballerini.




La terza esperienza consiste nel percorrere un lungo corridoio con alle pareti quadretti di tipiche foglie di tè utilizzate dai giapponesi e vetrine che contenevano alcuni oggetti tipici.
La cosa più bella? Si sentiva odore di tè. Anzi, l'odore del tè cambiava man mano che camminavi. Un'esperienza che definirei mistica.





Spuntiamo in un'altra stanza dove c'è questo grosso cilindro in cui cadono delle foto alla base a mò di fontana. Sotto alla struttura ci sono dei piccoli cassettini aperti in cui si può infilare il proprio smartphone e, dopo aver acceso il bluetooth, si possono trascinare con le mani verso il proprio cellulare le foto che scendono salvandole automaticamente!
Le foto avevano come soggetti principalmente cibo e paesaggi giapponesi.
Vi posso solo dire che i ragazzini impazzivano per questa cosa e mi hanno intasato il cellulare.



In seguito finiamo in uno stanzone decisamente più normale dove è illustrato nel dettaglio il tipico cibo giapponese.



















Ed infine, l'ultima parte e la più divertente: il ristorante del futuro!
Ognuno di noi era seduto ad una postazione e su ogni schermo apparivano vari piatti tra cui scegliere per l'ordinazione.
Il tutto era davvero surreale, sembrava di essere in Star Trek!
All'improvviso poi è uscita una donna giapponese a cantare canzoncine molto divertenti che sembrava di stare in un cartone animato! Non ho ancora capito se ho riso per il disagio o perchè mi è piaciuta l'esperienza!









E finalmente, dopo 50 minuti di divertimento, usciamo...


Considerazioni. Il Padiglione del Giappone è davvero molto bello ed il tema del cibo è stato rispettato, cosa che non pare sia accaduta nella maggior parte degli altri padiglioni.
4 ore di fila? Se volete vedere qualcosa di veramente bello nella vostra giornata ad Expo ne vale la pena, anche se avrebbero dovuto trovare un modo migliore per regolare le entrate nei padiglioni più desiderati. Avrebbero potuto, per esempio, creare un'app per prenotare l'entrata come fanno nei grandi musei quali Madame Tussaud's a Londra dove tu sai esattamente l'ora in cui ti fanno entrare!
Forse neanche quelli di Expo si aspettavano così tanto afflusso, boh.
In ogni caso, non mi rimane nulla di Expo a livello culturale. Penso che di questa manifestazione sia rimasta solo la "parte business" e si sia perso il senso per cui è nata: mostrare il cibo e le risorse dei vari Paesi di tutto il mondo.
Se anche voi siete stati ad Expo, ditemi pure le vostre impressioni nei commenti sotto!